Nostalgia dell’isola, dell’estate, di una persona lontana.
“Tenerife” è il terzo singolo di Giulio Marchetti in arte Giulio Cesare. In sé definisce un luogo di vacanza, un oceano di distanza e, quindi, un oceano di nostalgia. Da un punto di vista emozionale, il nuovo singolo ricorda quasi “Fine dell’estate” dei Thegiornalisti, mentre musicalmente sono evidenti tracce che rimandano al fenomeno indie I Cani.
«Avendo citato questi riferimenti, è chiaro che, come mondo sonoro, siamo ancora nell’indie-pop. Forse, questa volta, più indie-rock. In effetti il produttore è sempre Leo Pari, non a caso ritenuto il padre della scena indie in Italia». Giulio Cesare
Il videoclip che arriverà prossimamente, impreziosisce l’uscita discografica con la partecipazione di Martina Lelio, una delle protagoniste di “SKAM Italia”, serie di grande successo su Netflix, che ormai ha già confermato di far uscire anche la sesta stagione.
Giulio Marchetti è nato a Roma nel 1982. Ha esordito in poesia con Il sogno della vita (Novi Ligure, 2008), finalista al “Premio Carver” e segnalato con menzione speciale della giuria al Premio “Laurentum”.
Nel 2010 ha pubblicato, con prefazione di Paolo Ruffilli, “Energia del vuoto” (puntoacapo), seguita nel 2012 da “La notte oscura” (ibidem). Con “Cieli immensi”, tratta da quella raccolta, ha vinto il Premio “Laurentum” 2011, sezione sms.
“La notte oscura” ha ottenuto il III posto al Premio Nazionale di Arti Letterarie “Città di Torino” e al Premio Internazionale “Tulliola” ed è stato finalista al Premio “Città di Sassari”.
Nel 2014 ha riunito le precedenti pubblicazioni e la sezione inedita “Disastri” nella raccolta “Apologia del sublime” (puntoacapo), segnalata al Premio “Città di Sassari”.
Nel 2015 ha pubblicato “Ghiaccio nero” (Ladolfi), premiato con menzione speciale di merito e medaglia d’onore al Premio Internazionale di poesia “Don Luigi Di Liegro”.
Con la poesia “A metà”, è stato inoltre selezionato per “Il fiore della poesia italiana” (tomo II – i contemporanei), un grande progetto antologico che raccoglie il meglio della poesia italiana (puntoacapo, 2016).
Nel 2020 ha pubblicato “Specchi ciechi” (puntoacapo), primo posto al Premio “Città di Sassari” ed al Premio “Nabokov”, terzo posto al Premio “Tra Secchia e Panaro” e segnalato ai premi “Di Liegro”, “Lorenzo Montano” e Arti Letterarie “Città di Torino”.
Nel 2023 è arrivata inoltre la pubblicazione della settima raccolta di poesie, “Varco cielo” (puntoacapo), finalista al Premio “Tra Secchia e Panaro” e al Premio “Città di Sassari”.
Tra i suoi prefatori, figurano: Maria Grazia Calandrone e Dante Maffia.
Della sua poesia si è occupato, altresì, il Prof. Gabriele La Porta, storico conduttore e direttore Rai.
Per quanto concerne l’arte visuale, la sua variegata produzione rivela un’ispirazione...
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