Il nuovo singolo del produttore e compositore Mariano Schiavolini è una canzone di fratellanza universale.
Assieme Edizioni è orgogliosa di annunciare l'uscita del nuovo singolo di Aria, "Smile". Un brano molto vivace e caratterizzato da un ritmo latino con movimenti ritmici influenzati dalla rumba e dal cha-cha, dalla batteria e dalle percussioni di noti percussionisti sud e centro americani, che suonano secondo i loro stili tradizionali. Nonostante questo il tutto sembra essere influenzato dal rock internazionale.
"Smile" - come si può vedere nel video ufficiale - è un'espressione di gioia, trasmessa attraverso i sorrisi di persone di ogni provenienza, che interpretano la danza con gesti spontanei e unici. È una canzone di fratellanza universale il cui testo è stato scritto dalla grande autrice di Cambridge (EN), Nicolette Turner, già parte dei Celeste lo storico gruppo di Aria, formazione prog sinfonica che ha anticipato la musica New-Age, diffusa in California negli anni '70.
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https://youtu.be/Vf_HFi_4KOI?si=brV-JlKz4wzl2bsHLe influenze ritmiche funky jazz e R&B sono presenti nella canzone, in particolare grazie alle due bande di ottoni, argentina e brasiliana, che sono anche sostenute da un basso in stile rock/jazz, suonato dall'americano Joseph Patrick, bassista di Steward Copeland (Police).
La vocalist è Ariel Jones, una cantante dell'isola di Madeira, che ha interpretato la canzone anche in portoghese, dopo aver contribuito al testo nella sua lingua madre.
In termini di arrangiamento "Smile" è molto complessa, comprendendo ben 120 tracce. Nei suoi ricami si può sentire il dialogo tra le note del pianoforte guida, suonato dallo stesso Aria, la linea melodica della cantante e il groove trainante delle già citate sezioni di ottoni (in off-beat), a cui si aggiungono nell'outro trombe e fisarmonica. Aria utilizza anche sintetizzatori analogici all'interno dell'arrangiamento, come l'ARP Odyssey e il Minimoog, che rendono il brano più coinvolgente, con un leggero accenno alla psichedelia.
Aria è il nome d'arte di Mariano Schiavolini.
Il concept e lo pseudonimo del nome sono nati come omaggio agli elementi della natura che ci ispirano a vivere e creare in armonia con ciò che ci circonda. Una volta che si perde il contatto con la natura non si è più sé stessi.
Alle origini noto come compositore del gruppo prog-rock sinfonico Celeste di cui ha curato gli arrangiamenti insieme ai suoi compagni (1972), suonando tastiere e chitarre in modo innovativo, con arpeggi ritmici che sostituivano in gran parte la batteria. Utilizzarono anche percussioni orchestrali, tra cui la Moorhead. Celeste è stato considerato u...
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